lieto
lièto agg. [lat. laetus «fertile», poi «lieto»; cfr. letame]. – 1. a. Che ha in sé letizia, che prova un sentimento di gioia, di contentezza intima e serena, sia nell’atto sia abitualmente: essere, apparire, mostrarsi l.; è un giovane l., o di animo, di carattere, di temperamento l.; donare con animo l.; Chi vuol esser l., sia: Di doman non c’è certezza (Lorenzo il Magnifico). Specificando il motivo della letizia (con varie costruzioni): fu l. di vedermi; sarò l. di ricevervi; lieto (o lieta) di conoscerla, nelle presentazioni; si dichiarò l. del nostro invito; sono lieto che tu stia meglio; sarei l. se potessi aiutarvi; si fece tutto l. alle mie parole. Per estens., poet., riferito alla natura, alle cose (anche astratte): la vertù dee essere l., e non trista (Dante); Lieta dell’äer tuo veste la Luna Di luce limpidissima i tuoi colli (Foscolo); così nella frase far l., rallegrare: le Pimplèe fan lieti Di lor canto i deserti (Foscolo). b. Che è espressione dell’interna letizia: accogliere con viso l. (letter., con l. fronte); intonare una l. canzone. c. Che è cagione di letizia, che porta gioia: avvenimenti l.; l. evento, per antonomasia, la nascita di un figlio o di una figlia; l. danze; un l. spettacolo; trascorrere il giorno in l. passatempi, una serata in l. c0mpagnia; l. speranze; un l. ricordo; in questo l. giorno; dare la l. novella; romanzo, film a l. fine; o che è insieme causa e manifestazione di letizia, che si accompagna a un’atmosfera di allegria o di serenità: fra pochi sedendo a mensa lieta (T. Tasso); Libiam ne’ lieti calici (v. libare1, n. 2). Riferito alla condizione, al tempo (con sign. simile a felice): Se poi si cangia in tristo il l. stato, Volta la turba adulatrice il piede (Ariosto); Da che più lieti mi fioriano gli anni (Foscolo); stato soave, Stagion l. è cotesta [la fanciullezza] (Leopardi); non ha avuto una l. infanzia. d. estens., letter. Di luogo, ameno, che ricrea e dà gioia, oppure allietato, rallegrato: Una montagna v’è che già fu lieta D’acqua e di fronde (Dante); paese, quantunque freddo, lieto di belle montagne (Boccaccio). 2. poet. ant. Di terreno e delle piante, fertile, produttivo, rigoglioso: l’ondeggianti biade a’ l. campi (Sannazzaro); l’erba è più l. qui che altrove (Bembo). ◆ Avv. lietaménte, in modo lieto, con gioia e letizia: cantare lietamente; accogliere lietamente una notizia; trascorrere lietamente una giornata in campagna.