lima1
lima1 s. f. [lat. līma]. – 1. Utensile per la lavorazione al banco dei metalli o di altri materiali (legno, marmo, pietra, osso, ecc.), destinato a levigare, appianare asperità, pulire, ecc.; è costituito da una sbarra di acciaio temprato sulla quale sono ricavate con regolarità geometrica moltissime sporgenze a bordo tagliente che, passando sulla superficie del materiale in lavorazione, permettono di asportarne minutissimi trucioli: l. per meccanici, per lavori di aggiustaggio in genere; l. di precisione, per la lavorazione di calibri, utensili, ecc.; l. a mazzo, per operazioni di sgrossatura; l. tonde, quadrate, triangolari; l. sorda, speciale tipo di lima che agisce senza far rumore, rendendo possibile assottigliare e segare il metallo senza che altri se ne accorgano: fece fare l. sorde e altri ferri, co’ quali ruppono le prigioni e fuggirono (Compagni); per l’uso fig. dell’espressione, v. oltre. 2. fig. a. Pensiero affannoso, afflizione, tormento che rode l’animo: Ahi angosciosa e dispietata lima [il doloroso e segreto amore] Che sordamente la mia vita scemi (Dante); Amor tutte sue lime Usa sopra ’l mio core afflitto tanto (Petrarca). L. sorda, dispiacere, tormento interno, o anche malattia che strugge e consuma lentamente; o persona che agisce copertamente e con lenta tenacia ai danni altrui. b. L’attività volta a correggere, rifinire, perfezionare uno scritto, un’opera letteraria (uso metaforico frequente già negli scrittori latini): lavoro di l.; il sonetto è scritto di getto e in fretta, ha ancora bisogno di lima. ◆ Dim. limétta (v. limetta1), limettina; spreg. limùccia; pegg. limàccia.