limone
limóne s. m. [dall’arabo līmūm (affine a līma: v. lima3), pers. līmūn, cfr. sanscr. nimbū]. – 1. Pianta delle rutacee (Citrus limon), agrume molto noto, importante soprattutto per il frutto ovoide (detto anch’esso limone), dalla buccia giallo-pallida, più o meno sottile, liscia o rugosa, profumata, con polpa succosa e acidissima, ricca di vitamina C, e perciò largamente utilizzata nell’alimentazione (per la preparazione di bevande, come condimento, ecc.) e inoltre per l’estrazione di acido citrico. Olio essenziale di l., liquido giallo dall’odore di limone, costituito essenzialmente da limonene, che si ottiene dalle bucce del frutto col procedimento della sfumatura o per pressione; si usa in profumeria o per aromatizzare bibite, liquori e prodotti dolciarî. Nel linguaggio corrente s’intende per limone più spesso il frutto che la pianta: succo, agro di l.; spremere o strizzare un l.; una spremuta di l.; grattare la scorza d’un l., per dare l’aroma a dolci o pietanze; tè col l. (o al l.); un aperitivo con una buccia (o una scorzetta) di l.; giallo l. o color l.; essere giallo, o pallido, come un l., ecc. Fig., l. spremuto, di persona che viene messa da parte dopo che se ne è tratto ogni possibile vantaggio. 2. L. dolce: altro nome dell’agrume limetta dolce. 3. Nome usato in varî porti dell’Adriatico per diverse specie di pesci del genere Labrus (famiglia labridi), con allusione al colore verdognolo. ◆ Dim. limoncino, limoncèllo.