lingua elettronica
loc. s.le f. Apparecchiatura informatica in grado di rilevare e analizzare gli elementi costitutivi di una sostanza, anche alimentare. ◆ Costituita da centinaia di microsensori chimici, la lingua elettronica riesce a distinguere tra un’incredibile gamma di sapori usando una combinazione dei quattro elementi del gusto: amaro, dolce, salato e acido. E supera anche Madre Natura, perché ha pure la capacità di analizzare la composizione chimica di una sostanza. (Giovanni Valerio, Stampa, 14 aprile 1999, Tuttoscienze, p. 3) • Un tempo era l’assaggiatore di professione a corte, a ingoiare il primo boccone del principe. Se il cibo era avvelenato il povero servitore andava al creatore e il signore era salvo... Un servizio analogo, in tempi di tecnologie avanzate, lo fornirà presto uno strumento sofisticato già soprannominato lingua elettronica, messo a punto nei laboratori del Cnr. Di cosa si tratta? Di un sensore della grandezza di un telefonino che consente di rilevare la presenza nei cibi di pesticidi e altre microscopiche sostanze tossiche. I liquidi da analizzare passando attraverso lo strumento attivano segnali elettrici che vengono poi analizzati da un computerino. La lingua ad alta tecnologia sarà in grado non solo di individuare additivi pericolosi nelle bevande ma anche di analizzare un vino e riconoscerne persino il vitigno di provenienza. E naturalmente di smascherare tutte le falsificazioni. (Avvenire, 18 marzo 2004, Popotus, p. 3) • Se agli interventi dei relatori saranno sicuramente più sensibili gli specialisti, in parallelo però la sala congressi ospita anche un evento curioso: la prima mostra italiana di «nasi» e «lingue» elettroniche. (Stella Cervasio, Repubblica, 13 febbraio 2007, Napoli, p. XV).
Composto dal s. f. lingua e dall’agg. elettronico, ricalcando l’espressione ingl. electronic tongue.