linguaggio /lin'gwadʒ:o/ s. m. [der. di lingua]. - 1. a. [la facoltà, peculiare degli esseri umani, di comunicare significati per mezzo di un sistema di segni, vocali o grafici e, anche, lo strumento stesso di tale espressione e comunicazione: lo sviluppo del l.; l. verbale] ≈ (lett.) favella, lingua, (lett.) loquela, parola. b. [sistema di suoni articolati distintivi e significanti, di parole e locuzioni, di forme grammaticali, di strutture sintattiche e testuali, usato da una comunità etnica, politica o culturale come mezzo di comunicazione: qui si parlano molti l.] ≈ [→ LINGUA (3. a)]. 2. (estens.) a. [facoltà di esprimersi attraverso segni, gesti o simboli: l. gestuale] ≈ codice. b. [l'insieme dei mezzi espressivi e stilistici, diversi dalla parola, che sono peculiari delle varie arti: il l. musicale] ≈ espressione, stile. 3. a. [modo di esprimersi, spec. con riferimento a un determinato ambiente professionale o gruppo sociale: l. raffinato; l. giornalistico; l. comune; moderare il proprio l.] ≈ modo di parlare. ⇓ codice, gergo. b. [il particolare aspetto con cui si configura la lingua in un determinato ambiente, nelle opere di uno scrittore: il l. di Dante; l. poetico, burocratico] ≈ lingua, stile. c. [modo individuale e peculiare di esprimersi di un singolo parlante] ≈ Ⓣ (ling.) idioletto, lingua. 4. (estens., inform.) [ogni sistema formato da cifre, lettere, simboli, codici usato convenzionalmente per comunicare informazioni, richiedere l'esecuzione di determinate operazioni e sim.] ≈ ⇓ linguaggio di programmazione, linguaggio macchina.