liquidazione
liquidazióne s. f. [der. di liquidare]. – 1. a. In genere, nel linguaggio econ. e giur., l’insieme delle operazioni che porta alla sistemazione o risoluzione dei rapporti patrimoniali, o alla realizzazione di singoli beni o di complessi patrimoniali: l. dell’attivo, in un fallimento, l’attività svolta dall’organo competente per trasformare in denaro i beni della persona o dell’ente sottoposti a tale procedura: l. di un’eredità; l. di una società commerciale, ecc. b. Più genericam., accertamento di conto o di ragioni di credito, determinazione del valore effettivo di un diritto, della posizione di dare e avere derivante da un rapporto di lavoro al momento della sua cessazione, e sim., seguiti in genere dalla chiusura del conto e dal pagamento delle somme spettanti: l. dell’indennità di licenziamento; l. della pensione, del TFR; l. di un’assicurazione, quando si è verificato l’evento previsto dal contratto o, per alcune forme di assicurazione, quando è scaduto il termine; l. degli interessi; l. di un credito; l. di spese, la fase in cui le spese di un ente pubblico, previste e già impegnate, vengono determinate nel loro esatto importo, ne viene fissata la scadenza e definita la persona cui dovrà farsi il pagamento. c. Nell’uso corrente, la somma stessa che viene pagata, soprattutto con riferimento all’indennità di anzianità o di fine lavoro (consistente in genere in una quota di salario posticipato, proporzionale al numero degli anni di lavoro svolti), che viene versata al lavoratore nel momento in cui cessa il rapporto: riscuotere la liquidazione. d. Vendita di l. (o straordinaria, e più spesso assol. liquidazione), svendita di merci a prezzo inferiore a quello normalmente praticato (per fallimento, rinnovo locali, fine stagione, ecc.): articoli, merci in l.; mettere in l. una partita di merci; andare, fare acquisti a una liquidazione; dopo le feste natalizie cominciano le liquidazioni di fine stagione. e. In senso fig. (cfr. liquidare), il fatto di rendere inefficiente o inoffensivo qualcuno, di privarlo della possibilità di reazione, e sim. (con sign. analogo a quello espresso con la frase pop. «mettere fuori combattimento»): l. di un avversario, di un rivale, di un concorrente; o anche soppressione, estinzione, dissoluzione, e sim.: l. di un ente, di un’istituzione; un partito, un’ideologia ormai in liquidazione. 2. Operazione eseguita nell’ultima fase della preparazione dei saponi (detti appunto liquidati); consiste nell’aggiungere prima cloruro di sodio e poi acqua al sapone liberato dalla liscivia, fino a far ritornare il sapone allo stato di sol, e a ottenere una massa omogenea.