lira1
lira1 s. f. [lat. lībra: v. libbra]. – 1. a. Unità monetaria italiana (e fino al 1957 anche moneta, cartacea o metallica), adottata ufficialmente nel 1862 e sostituita dall’euro dal 1 gennaio 2002: pagare in lire; cambiare le l. in dollari; una moneta da 100 l., un biglietto da 5000 l.; battaglia della l., la manovra di rivalutazione e stabilizzazione della lira (dopo la svalutazione conseguente alla prima guerra mondiale), che portò alla riforma monetaria del 1927; lira-carta, espressione con cui venne indicata la lira a corso legale, svalutata e inconvertibile, per distinguerla dalla lira-oro, che designava sia la moneta coniata in oro sia la moneta convertibile al rapporto di parità aurea originario; l. verde, il tasso di conversione tra la lira e lo scudo verde (v. verde, n. 1 c), usato nella fissazione dei prezzi d’intervento per i prodotti agricoli all’interno dell’Unione Europea; l. nuova (o l. pesante), l’ipotetica nuova unità monetaria italiana che, prima dell’introduzione dell’euro, avrebbe dovuto sostituire la vecchia lira (con valore corrispondente alle precedenti mille lire o, eventualmente, a un altro multiplo della lira); l. interbancaria, il denaro disponibile presso gli istituti di credito, prestato ad altre banche aventi temporanei problemi di liquidità. In economia, si diceva in l. correnti (o a prezzi correnti) una grandezza economica (produzione, investimenti, ecc.) relativa a un dato anno, quando veniva valutata ai prezzi dello stesso anno; in l. costanti (o a prezzi costanti), quando era invece valutata ai prezzi di un anno di riferimento (detto anno base). b. Il termine, che in origine non fu diverso da libbra, ebbe, in passato, il sign. generico di «moneta» (nelle espressioni l. di conto, l. di banco, ecc.) e, con varie denominazioni, indicò, prima della costituzione del regno d’Italia, l’unità monetaria di varî stati italiani: l. veneta, l. milanese, l. toscana, l. papale, l. del regno di Sardegna, l. di Parma, di Modena, ecc. Il termine individua anche l’unità monetaria di alcuni stati esteri (l. turca, l. libanese, l. maltese) e costituisce il nome italiano, ormai piuttosto disusato, di altre: l. sterlina inglese, l. sterlina egiziana. 2. Con valore generico, in frasi negative, quantità minima di denaro (cfr. soldo, quattrino): non avere una l., non valere una lira; costare due lire; comprare con poche lire. ◆ Dim. lirétta, anche con sign. partic. (v. la voce); accr. scherz. liróna. Come nomi di monete storiche, v. anche lirazza, lirone1.