lisciare (ant. o region. allisciare) [der. di liscio] (io lìscio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere liscio, piano: l. il legno con la pialla] ≈ levigare, (lett.) polire, spianare. 2. a. [fare carezze, spec. a un animale: l. il pelo al gatto] ≈ accarezzare, carezzare. b. [passare le mani o il pettine tra i capelli per metterli in ordine] ≈ pettinare, ravviare. ↔ arruffare, spettinare. ● Espressioni: fig., lisciare il pelo (a qualcuno) 1. [lodare in modo esagerato per compiacenza, interesse o bassezza d'animo] ≈ [→ LISCIARE (3. b)]. 2. (estens., iron.) [dare delle percosse a qualcuno] ≈ bastonare (ø), malmenare (ø), menare (ø), pestare (ø), picchiare (ø), (fam.) suonarle 3. (fig.) a. (non com.) [rifinire con cura estrema e minuziosa: l. il proprio stile] ≈ cesellare, limare, (lett.) polire, rifinire, ripulire. b. (pop.) [lodare in modo esagerato per compiacenza, interesse o bassezza d'animo] ≈ adulare, incensare, (volg.) leccare il culo (a), (pop.) lisciare il pelo (a), lusingare, (lett.) piaggiare, (fam.) ungere. ■ lisciarsi v. rifl. 1. [di animali, leccarsi il pelo per pulirsi] ≈ leccarsi. 2. (estens.) [di persona, pulirsi, abbellirsi con cura eccessiva] ≈ agghindarsi, azzimarsi. [⍈ TOCCARE]