litote
litòte s. f. [dal gr. λιτότης, propr. «semplicità», der. di λιτός «semplice»]. – Figura retorica che consiste nell’attenuare formalmente l’espressione di un giudizio o di un predicato col negare l’idea contraria, ottenendo per lo più l’effetto di rinforzarla sostanzialmente; così, per es., quando si dice che una persona non è un’aquila (per dire che ha intelligenza assai scarsa), o che non è priva d’ingegno (per dire che ha ingegno notevole), che si è avuto un danno non indifferente (cioè abbastanza grave), che un impiegato non brilla per la sua puntualità, ecc. Noto fra gli altri è l’esempio manzoniano: «Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone» (Pr. Sp., cap. I).