livellatore
livellatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di livellare3]. – 1. Chi o che livella, cioè compie operazioni di livellamento (meno com. di livellazione) di un terreno. Con riferimento al sign. fig. del verbo livellare, chi aspira a una uguaglianza assoluta, all’abolizione di ogni distinzione sociale e si adopera per ottenerla; più spesso, con funzione attributiva o predicativa, di ente, azione o condizione che tenda o riesca a collocare sullo stesso piano persone o situazioni diverse, annullando differenze sociali o di altro genere: una politica l.; la morte è l. di ogni disparità. In partic., livellatori (ingl. levellers), i seguaci di un movimento politico-religioso inglese del sec. 17°, i quali proponevano il trasferimento del potere politico alla camera dei Comuni con l’esclusione del sovrano e dei lords, l’abolizione della Chiesa di stato, la libertà di religione. 2. Nome con cui erano chiamati, nei sec. 16° e 17°, gli artigiani specializzati, riuniti in fraglia e vincolati da severi statuti, che operavano nell’industria armiera bresciana, col compito di rettificare la foratura dell’anima delle armi da fuoco e rifinire con la lima l’esterno della canna, portandola tutta a uguale spessore. 3. Macchina automotrice, detta più comunem. livellatrice.