lo2
lo2 pron. pers. e dimostr. m. sing. [lo stesso etimo della voce prec.]. – Forma debole della declinazione del pron. pers. egli, usata per il compl. oggetto, sia riferito a persona o cosa, sia con valore neutro; per es.: lo vedo (vedo lui, o vedo quella cosa); non lo fare (non fare ciò). Si appoggia al verbo come proclitica (lo senti?), o come enclitica (sèntilo, sentirlo, sentendolo, ant. sentìvalo, sentillo, ecc.; similmente, èccolo, glielo, ecc.). Davanti a vocale spesso si elide: l’ascoltai, l’ho sentito dire. È usato come predicato in unione col verbo essere, nel sign. di «tale, tali»; per es.: sii prudente almeno tu, se lui non lo è (o se essi non lo sono); meno com. come soggetto o oggetto in frasi del tipo: lo si dice, lo si crede, invece del semplice si dice, o lo dicono, ecc. Il suo plur. è li.