lobotomia
lobotomìa s. f. [comp. di lobo e -tomia]. – Intervento psicochirurgico, consistente nella recisione di una parte delle fibre di un lobo cerebrale, di solito del lobo prefrontale (l. prefrontale); è stato proposto nella terapia di alcune forme di dolore e anche nell’intento di attenuare comportamenti antisociali, ma la discutibilità delle premesse teoriche dell’intervento ha provocato aspre polemiche, e in alcuni stati oggi la lobotomia è proibita.