loco2
lòco2 s. m. [dal lat. locus] (pl. -chi). – Forma ant. o poet. per luogo: Mentre ch’i’ rovinava in basso l. (Dante); ha nel cor tanto fuoco, Che tutto n’arde e non ritrova loco (Ariosto), non trova luogo, cioè (fig.) non trova pace; Quasi romito, e strano Al mio l. natio (Leopardi). Nel linguaggio com. è usato soprattutto nell’espressione scherz. in alto l., presso chi ha il potere, presso le (o da parte delle) supreme autorità politiche, amministrative, ecc.: così è stato disposto in alto l.; la notizia è giunta in alto l., e simili.