logistico
logìstico agg. [dal lat. tardo logistĭcus, gr. λογιστικός «che riguarda il calcolo», der. di λογίζομαι «calcolare, computare»; v. logista] (pl. m. -ci). – 1. Propr., che concerne il calcolo pratico; questo sign., oggi antiquato e raro, si conserva solo in statistica, nell’espressione curva l., curva proposta nel sec. 19° per rappresentare l’accrescimento di una popolazione fino al raggiungimento di una condizione stazionaria di equilibrio; ha andamento di tipo sigmoide e la sua espressione matematica, alquanto complessa, prevede l’utilizzazione di parametri biologici difficilmente misurabili. Questa curva può anche essere usata per rappresentare l’andamento del rendimento in funzione della produzione di un’impresa, restando inalterate le dimensioni dell’impianto. 2. Nel linguaggio milit., relativo alla logistica, cioè ai movimenti e rifornimenti delle truppe in tempo di guerra: organizzazione l.; mezzi, servizî l.; base l.; problemi l., ecc. Capacità o portata l. di una strada, la quantità di truppe che (senza tener conto della eventuale azione ritardatrice da parte del nemico) può percorrere una rotabile o un sentiero, in un dato tempo: capacità l. assoluta, se riferita alle 24 ore, cioè a una giornata di marcia, relativa, se riferita a un periodo di tempo maggiore o minore di una giornata. Per estens., e di solito con sfumature scherz., relativo alla sistemazione, definitiva o provvisoria, di cose o persone in un ambiente: gli ospiti della scorsa settimana mi hanno creato qualche problema l.; dal punto di vista l. la disposizione delle camere non è molto felice. ◆ Avv. logisticaménte, per quanto concerne la logistica: una offensiva logisticamente organizzata in modo perfetto.