longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»), secondo altri «quelli dalla lunga lancia» (cfr. ted. Barte «scure»)]. – 1. Relativo ai Longobardi, popolazione appartenente al gruppo dei Germani occidentali, che occupò nel 6° sec. d. C. gran parte dell’Italia settentr. e centrale, fondandovi un regno che durò fino al sec. 8°: la dominazione l. in Italia; arte l.; diritto l.; lingua l. (o assol. il l., s. m.), lingua indoeuropea del gruppo germanico occidentale parlata dai Longobardi ed estinta nel sec. 10°. Scrittura l., denominazione un tempo in uso per le scritture precaroline italiane, e in partic. per quella oggi più comunem. detta beneventana. Come sost., appartenente al popolo dei Longobardi, e, al plur., il popolo stesso. 2. letter. o scherz., raro, Lombardo, milanese.