lottare
v. intr. [lat. lŭctare, lŭctari] (io lòtto, ecc.; aus. avere). – Fare alla lotta, come gara agonistica: l. a torso nudo; ha lottato con i maggiori campioni europei riuscendo sempre vincitore. Più genericam., sostenere una lotta qualsiasi, sia con la forza delle braccia, sia in altro modo e con altri mezzi, anche spirituali, per combattere, difendersi, per dominare o non lasciarsi sopraffare, per superare ostacoli, difficoltà, resistenze: dovetti l. con quell’energumeno per cacciarlo fuori; è difficile l. contro chi è più forte; i soldati lottarono accanitamente per conquistare quella posizione; l. contro gli avversarî politici; l. per vincere la concorrenza; l. contro le onde, di un naufrago o di un’imbarcazione; l. contro la miseria, contro lo sfruttamento, contro l’ignoranza, contro il male; l. col sonno, cercare di resistergli; l. con la morte, di chi è agli estremi; l. per l’esistenza (v. lotta, n. 2 c), l. per sopravvivere, o per la sopravvivenza; nella vita bisogna sempre l., cioè superare difficoltà, contrasti di varia natura; l. con sé stesso (quando si scontrano in noi opposti sentimenti o si cerca di dominare un impulso con la ragione). Anche di animali, dei venti, ecc., fra loro, o dell’uomo contro gli animali.