lotto
lòtto s. m. [dal fr. lot, voce di origine germanica (cfr. got. hlauts «sorte, porzione assegnata»); la parola, che in francese significa anzitutto «parte che tocca a ciascuno in una divisione o in un sorteggio» e ha inoltre i varî sign. del n. 3, compare dapprima in Italia col sign. 1, e da esso si sviluppa, indipendentemente, il sign. 2; il fr. loto, nome del gioco, è a sua volta un prestito dell’ital. lotto]. – 1. Anticam., imposta straordinaria, attuata, per mezzo di gioco forzato, pare per la prima volta a Firenze nel 1530: assegnata a ogni cittadino una certa quantità di polizze (numerate e di ugual prezzo) commisurata alla sua ricchezza, si procedeva all’estrazione tra le polizze stesse di alcuni premî in oggetti e anche in case e poderi (furono così rimessi in circolazione beni confiscati per ragioni politiche). 2. a. Gioco di fortuna nel quale la vincita dipende dalla comparsa di un numero o di una combinazione di numeri in una serie di sorteggi eseguiti a caso, o dall’estrazione di una cartella, in una o più estrazioni, su un gruppo di cartelle (nel qual caso si chiama più propriam. lotteria), e il giocatore, pagata la posta o acquistato il biglietto, ha diritto, se la sorte lo favorisce, a un premio prefissato da una tariffa o da un piano. In Italia il gioco del lotto, gestito dal ministero dell’Economia e delle Finanze mediante apposite ricevitorie, consiste nell’estrazione settimanale di cinque numeri nella serie dall’1 al 90 per ciascuna delle 11 ruote (cioè per ciascuna delle 10 città che sono sedi di estrazione; l’undicesima ruota, detta ruota nazionale, non è legata ad alcuna città), e vincono le polizze che contengono due, tre, quattro o cinque numeri estratti (facendo rispettivamente ambo, terno, quaterna, cinquina), o anche uno solo se si è fatto il gioco su di un solo numero; la somma vinta è di 11,232 volte la posta per l’estratto semplice, 250 per l’ambo, 4500 per il terno, 120.000 per la quaterna e 6 milioni di volte la posta per la cinquina. Locuzioni: giocare al l.; giocare tre numeri al l.; giocare un ambo (o un terno, ecc.) sulla ruota di Napoli, di Roma, ecc., o su tutte le ruote; l’estrazione del l.; vincere al l.; vincere un terno al l. (anche fig., avere una fortuna insperata; e di chi si mostra molto contento e soddisfatto per qualche fortuna avuta o per un buon successo: gli pareva d’aver vinto un terno al l.); è come indovinare i numeri del l., di cosa difficile a ottenersi, a riuscire, o dipendente solo dal capriccio della sorte; dare i numeri del l., suggerire i numeri da giocare (si dice soprattutto di chi li suggerisce con l’assicurazione che usciranno); pare che dia i numeri del l. (anche, più sinteticamente, pare che dia i numeri), di chi parla a vanvera e non risponde a tono; la cabala del l. (v. cabala); il l. è la tassa sugli imbecilli, vecchia definizione popolare e polemica del gioco. b. L’amministrazione del lotto: essere impiegato al l.; botteghino o banco o ricevitoria del l.; il ricevitore del l., ecc. c. L. clandestino: forma di speculazione illecita fatta da privati, i quali vendono polizze pagando i vincitori sui numeri estratti settimanalmente al lotto pubblico, oppure organizzano clandestinamente qualsiasi forma di lotto, contravvenendo in tal modo alle disposizioni che riservano allo stato il monopolio del gioco. 3. a. Ciascuna delle parti, per lo più di valore uguale fra loro, in cui è diviso un tutto, per essere sorteggiate fra coloro che ne hanno diritto: l’eredità fu divisa in cinque lotti. b. Ogni parte di lavoro che si mette all’incanto separatamente per essere affidata in appalto a un’impresa. c. Ciascuno dei tratti di una zona di pesca che viene assegnato a una barca o a una coppia di barche. d. Una certa quantità di merce: acquistare un l. di cotone, di calzature, di medicinali, di ferrivecchi, ecc. Con accezione partic., in farmacologia, la quantità di un medicamento che viene prodotta in un determinato ciclo di fabbricazione, che deve avere come caratteristica fondamentale l’omogeneità; si chiama numero del lotto l’insieme di cifre e/o di lettere che lo identifica e che consente di conoscere tutta la serie di operazioni di fabbricazione e di controllo attraverso le quali esso è stato realizzato. e. Ognuno degli appezzamenti di terreno in cui viene suddivisa, per uso edilizio, un’area fabbricabile (e così detti perché anticam. si assegnavano mediante estrazione): frazionare un terreno in lotti, in grossi o in piccoli l.; vendere un terreno a lotti; comprare un l. per costruire una villetta. f. In borsa, unità di contrattazione dei varî titoli (azioni, obbligazioni, rendite e titoli redimibili dello stato, ecc.) e, ove esistono le borse-merci, anche delle merci: un l. di 25 azioni; acquistare 50 lotti di titoli di euro 100 ciascuno. g. Ciascuno dei gruppi in cui viene suddiviso un contingente di persone da trasferire altrove: un primo l. di prigionieri era stato imbarcato la settimana prima. In partic., nel linguaggio sport., il gruppo, o ciascuna parte del gruppo, di corridori o concorrenti a una gara: il l. dei partenti; il l. dei fuggitivi; nell’ippica, complesso di cavalli che prendono parte a una corsa.