love hotel
loc. s.le m. Hotel riservato a incontri amorosi. ◆ Nel tentativo di rimettere in sesto i conti, una controllata di Nomura Securities ha messo in vendita attività non strategiche tra cui i cosiddetti «love hotel» e i pachinko (sale giochi), che in Giappone sono grossi business. Tra gli interessati ci sono anche investment bank del calibro di Goldmann Sachs, Morgan Stanley e Lehman Brothers. (Sole 24 Ore, 26 maggio 2000, p. 30, Finanza & Mercati) • la mostra «Dormire altrove. Il design dei luoghi inusuali, dall’eros alle suite volanti» offre un percorso di soggiorni alternativi, affidandosi all’estro di nove architetti che conducono gli ospiti in suite con vista sul fondo del mare o in raffinati accampamenti nel deserto o sensuali love hotel fino ad arrivare agli hotel cheap & chic o dal lusso sfrenato. Insomma, lo scopo è rappresentare le esigenze del nuovo viaggiatore che sempre più sfugge a qualsiasi catalogazione. (Repubblica, 30 ottobre 2006, Affari & Finanza, p. 33) • fra adulti consenzienti qualche capriccetto erotico non sembra più considerato troppo sconveniente. Purché, naturalmente, piaccia a tutti e due. In giro per il mondo ci sono alberghi concepiti proprio per soddisfare desideri di questo tipo, come i Love hotel giapponesi o brasiliani, rifugi per chi vuole anche una ricca ambientazione scenografica per la fuga d’amore, clandestina o no. (Corrado Ruggeri, Corriere della sera, 3 maggio 2008, Cronaca di Roma, p. 9).
Espressione ingl. composta dai s. love (‘amore’) e hotel, coniata in Giappone su base ingl.
Già attestato nel Corriere della sera del 22 novembre 1994, p. 31, Cultura (Ettore Botti).