luce s. f. [lat. lūx lūcis, ant. ✻louk-s, affine all'agg. gr. leukós "brillante, bianco"]. - 1. (fis.) [radiazione elettromagnetica, costituita da determinate lunghezze d'onda, alla quale è dovuta la possibilità, da parte dell'occhio, di vedere gli oggetti: velocità della l.; l. artificiale; giochi di l.] ● Espressioni (con uso fig.): chiaro come la luce del sole ≈ chiarissimo, evidente, lampante, palese; fare (o gettare) luce (su qualcosa) [fare chiarezza: fare piena l. su un fatto] ≈ (lett.) acclarare (ø), chiarire (ø), illuminare (ø); luce degli occhi ≈ vista; mettere in buona luce (qualcuno) [far apparire bene agli occhi altrui] ≈ elogiare, lodare, parlare bene (di). ↑ esaltare, glorificare. ↔ mettere in cattiva luce; mettere in cattiva luce ≈ e ↔ [→ METTERE v. tr. (5. a)]; mettere in luce ≈ evidenziare, lumeggiare. ↔ gettare ombra (su). 2. (estens.) a. [assol., la luce del sole o del giorno: una stanza piena di l.; le piante hanno bisogno di l.] ≈ chiarore, luminosità. ↔ buio. ↓ ombra. ● Espressioni (con uso fig.): dare alla luce → □; portare alla luce ≈ disseppellire, dissotterrare, rinvenire, [una salma e sim.] esumare, [una salma e sim.] riesumare. ↔ inumare, seppellire, sotterrare; riportare alla luce [rimettere in uso, far tornare attuale e sim.: riportare alla l. una moda passata] ≈ disseppellire, dissotterrare, riesumare; tornare alla luce [di cosa rimasta nascosta, essere rinvenuto: reperti tornati alla l. recentemente] ≈ riaffiorare, riapparire, riemergere; venire alla (o vedere la) luce ≈ nascere, venire al mondo. ↔ andare al creatore (o all'aldilà o all'altro mondo), (spreg.) crepare, (lett.) decedere, (lett.) defungere, morire (fam.) tirare le cuoia, (lett.) trapassare. ▲ Locuz. prep.: fig., alla luce del sole [in modo manifesto, senza inutili sotterfugi e sim.: agire alla l. del sole] ≈ apertamente, manifestamente. ‖ pubblicamente. ↔ di nascosto, nascostamente, segretamente. ▼ Perifr. prep.: fig., alla luce di [in considerazione di, tenuto conto di: alla l. dei fatti è ormai tutto chiaro] ≈ in base a, sulla base di. b. (poet.) [periodo durante il quale il sole sta sopra l'orizzonte: il sorger della l.] ≈ (poet.) dì, giorno. c. (fig., poet.) [spazio di tempo compreso tra la nascita e la morte: temo del cor che mi si parte, E veggio presso il fin de la mia l. (F. Petrarca)] ≈ esistenza, vita. ↔ morte, (lett.) trapasso. 3. (estens.) a. [qualsiasi mezzo o sistema di illuminazione artificiale, spec. elettrica: le l. delle insegne; spegnere la l.] ≈ illuminazione, (fam.) lampadina. ⇓ lampada, lume. ● Espressioni: fig., luci della ribalta → □. ▲ Locuz. prep.: fig., a luci rosse → □. b. (fam.) [flusso di cariche elettriche: è andata via la l.] ≈ corrente (elettrica), energia elettrica. c. (fam.) [spec. al plur., segnale luminoso di veicolo e sim.: hai acceso le l. dell'auto?] ≈ fanale, faro. ● Espressioni: luce di arresto ≈ stop; luce di incrocio ≈ anabbagliante. ↔ abbagliante; luce di posizione ≈ fanalino. 4. (fig.) [qualità di ciò che è luminoso: i suoi occhi avevano una l. strana] ≈ chiarore, lucentezza, luminosità, splendore. 5. (fig.) [qualsiasi cosa che liberi dall'ignoranza e dall'errore: la l. della verità] ≈ faro, fiaccola, lume. ‖ ammaestramento, insegnamento. 6. (poet.) [al plur., organi della vista: triste e sole Son le mie l. (F. Petrarca)] ≈ (poet.) lumi, occhi, (poet.) rai. 7. a. (arred.) [ciascuna delle suddivisioni di un infisso o di un mobile: armadio a una l.] ≈ anta, scomparto, sportello. b. (archit.) [lo spazio libero di una porta, vetrina e sim.] ≈ vano. 8. (tecn.) [apertura atta al passaggio di un liquido o di un fluido] ≈ ‖ bocca, orifizio. □ a luci rosse [che riguarda la pornografia: locale, tv a l. rosse]≈ hard, hard-core, (fam.) porno, pornografico. □ dare alla luce [far venire al mondo: dare alla l. un bambino] ≈ generare, mettere al mondo, partorire. □ luci della ribalta 1. [il mondo del teatro e dello spettacolo] ≈ palcoscenico, spettacolo, teatro. 2. (estens.) [la reputazione propria delle persone famose] ≈ fama, gloria, notorietà.