lucherinata
s. f. Trovata tipica di Enrico Lucherini, responsabile di un ufficio stampa cinematografico. ◆ L’inventore della lucherinata sta nel suo ufficio dei Parioli in un pomeriggio di secondo agosto romano, pronto già, appena rientrato da vacanze a Sabaudia, a ripartire per il Festival di Venezia dove ha le sue lucherinate da piazzare, che sono botti dell’intelligenza e del divertimento. (Marcantonio Lucidi, Stampa, 25 agosto 2002, Roma, p. 4) • Al Lido da 45 anni, ex attore, press agent, accompagnatore di dive e divi. Esiste anche un neologismo che deriva dal suo cognome, «lucherinata»: una trovata che avvia un turbine di voci e notizie. (Alessia Piovesan, Repubblica, 23 agosto 2003, p. 49, Spettacoli) • La «lucherinata» è la facciata più nota, quella delle bufale d’autore, dietro cui però si nasconde un solido mestiere di ufficio stampa a 360 gradi. […] In mezzo tutto il mestiere secondo Enrico Lucherini. Sotto di lui è passato gran parte del cinema italiano, da Rossellini a Visconti. E poi le battute folgoranti con le prese in giro dei film della Mostra: Mamma Roma di Pasolini diventa «Mamma coma» e la Sandra Milo di Vanina Vanini si trasforma in «Canina Canini». (Pedro Armocida, Giornale, 7 settembre 2007, p. 30, Spettacoli).
Derivato dal nome proprio (Enrico) Lucherini con l’aggiunta del suffisso -ata1.
Già attestato nella Stampa del 5 settembre 1995, p. 20, Spettacoli.