lunghezza
lunghézza s. f. [der. dell’agg. lungo]. – 1. a. Termine usato, insieme a larghezza, per indicare una delle dimensioni di una superficie piana o, insieme a larghezza e altezza, per indicare una delle dimensioni di un corpo solido. In geometria, l’estensione di un segmento (rettilineo) e anche la sua misura rispetto a una data unità: l. di un lato del triangolo, del perimetro di un poligono, del raggio terrestre, ecc. (analogam., l. della circonferenza di un cerchio, l. dell’equatore, ecc.). Nel linguaggio scient. e tecn., il termine è usato, col sign. di distanza, per indicare una dimensione lineare di particolare rilevanza in determinate questioni: per es., in fluidodinamica, l. caratteristica di una corrente, che, a seconda dei casi, può essere una delle dimensioni di un condotto o di un corpo esposto alla corrente, lo spessore di uno strato della corrente, e simili; l. (o distanza) focale di un sistema ottico; l. d’onda, la distanza, lungo una direzione di propagazione, fra due punti consecutivi in cui l’onda si presenta con identiche caratteristiche. Nel sistema metrico decimale, l’unità di misura della lunghezza è il metro con i suoi multipli e sottomultipli; per esigenze particolari (misurazioni di distanza dei corpi celesti, di piccole lunghezze d’onda, ecc.) sono usate anche altre unità, quali l’annoluce, il parsec, l’ångström, ecc. b. In pratica, di oggetti che si sviluppano prevalentemente in una dimensione, è la misura di questa dimensione, cioè la distanza fra i due estremi: la l. d’un filo, di un nastro, d’una fune, di un’asta, d’un bastone, d’una catena, d’una lama; l. di un palo, di una trave (soprattutto se disposti orizzontalmente o considerati giacenti nel piano; in caso contrario, preferibilmente altezza); segare un’asse nel senso della l.; il palo si spezzò in tutta la sua l., da un capo all’altro. Specificando (in modo determinato o generico) la misura: una pertica di tre metri di l.; una corda di l. sufficiente; un chiodo di media l., ecc. Analogam.: la l. di una strada (da un capo all’altro), di una galleria (tra i due imbocchi), di un fiume (dalla sorgente alla foce), di un ponte, ecc. D’altre cose, s’intende in genere la dimensione orizzontale che ha maggiore sviluppo (e la misura di questa dimensione): l. di un campo, di un edificio, di un tavolo, d’un veicolo, ecc. In marina, l. di un’onda, la distanza fra due creste o due cavi successivi; l. di una nave, la sua estensione longitudinale da prora a poppa, che può essere misurata in diversi modi: al galleggiamento (l. al galleggiamento), fra le perpendicolari avanti, cioè al dritto di prora, e dietro, al dritto del timone (l. fra le perpendicolari), o fra i punti estremi della sua struttura (l. fuori tutto). Delle singole parti del corpo umano, come, per es., gli arti e anche alcuni organi, la dimensione di maggiore sviluppo è detta sempre lunghezza (mentre altezza si riferisce al corpo intero, cioè alla statura): l. delle braccia, delle gambe, della mano, del piede, delle dita, del volto, del collo, del naso, dei capelli, ecc. Così anche degli indumenti: la l. di un soprabito, della giacca, dei calzoni, della gonna, della camicia, delle maniche; abito di giusta l. o giusto di l.; maniche di l. eccessiva. Di animali, la distanza dal muso alla coda: la l. di un cane, di un serpente; una balena di 25 metri di l. (per il cavallo, v. il numero seguente). 2. Nell’ippica, la lunghezza del corpo del cavallo (equivalente a circa tre metri), adottata come unità di misura per determinare il distacco, al traguardo, fra i cavalli concorrenti; così, per es., si dice che il primo classificato ha vinto (o ha battuto il secondo) per una l., per mezza l., per due, tre l., ecc. Similmente nelle gare di canottaggio, nelle quali si assume come unità di misura la lunghezza di un canotto. Anche in usi fig.: come arredatore si lascia indietro tutti di molte l., e sim. 3. Per analogia, d’altre cose che non hanno dimensioni spaziali, estensione nel tempo, durata; l. di un romanzo, di un poema, di una lettera; l. di un film, di uno spettacolo, di un discorso, di una discussione; la l. d’un viaggio, d’una passeggiata; una conferenza di stucchevole l.; la l. del giorno e della notte; la l. media della vita. 4. In senso assol., il fatto d’esser lungo, di estendersi cioè notevolmente sia nello spazio, sia nel tempo: la l. del naso di Pinocchio; la l. della seduta mi aveva stancato; data la l. del cammino, dovremmo avviarci all’alba per poter arrivare prima di sera. In partic., l. di una vocale, di una sillaba, la quantità della vocale o della sillaba lunga (v. lungo1, n. 2 e). 5. Nell’attrezzatura navale, ciascuno degli elementi che costituiscono la catena dell’ancora, lunghi 25 m ciascuno e uniti l’uno all’altro tramite maglie smontabili (dette anche false maglie) o mediante maniglie di unione.