macabro
màcabro (raro macàbro) agg. [dal fr. macabre, dalla locuz. danse macabre, alteraz. di danse de Macabré (1376) dove, ma è opinione discussa, Macabré sarebbe un nome proprio tratto dalle canzoni di gesta; secondo un’altra interpretazione, Macabré sarebbe invece un’alteraz. di Machabée «Maccabeo» (v. maccabeo1), come sembrerebbe confermare l’esistenza dell’espressione lat. attestata nel sec. 15° chorea Machabaeorum «danza dei Maccabei»]. – 1. Propriam., nella locuz. danza m., detto di una raffigurazione della morte in forma di scheletro, che trascina con sé cadaveri e scheletri di uomini in una danza grottesca: tema iconografico che, con diverse variazioni, si presenta soprattutto nei secoli 14°-15°, in partic. nell’arte dell’Europa centrale, e sarà a volte riproposto nel contesto della cultura romantica. 2. Per estens., di cosa o visione spaventosa, sia per la presenza di cadaveri, sia perché truce, orrida in sé: fu lui a fare la m. scoperta; un m. spettacolo; gusto m., di chi accorre curioso a vedere scene o spettacoli di tal genere. Sostantivato, con valore neutro: c’è del m. in tutto questo.