maccheronico
maccherònico (meno com. maccarònico o macarònico) agg. [der. di maccherone, nell’espressione latino maccheronico, equivalente a latino di cucina, usata dagli umanisti per satireggiare il cattivo latino dei cuochi di convento] (pl. m. -ci). – 1. a. Detto di quel linguaggio artificiale, costituito di lessico in parte volgare, anzi spesso dialettale, e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latine, usato in composizioni solitamente poetiche, burlesche e satiriche, ma talvolta anche serie, a partire dalla fine del sec. 15°, e che ebbero la loro più compiuta espressione nel Baldus di Teofilo Folengo (1491-1544): latino maccheronico. b. Composto in latino maccheronico: poesia, letteratura maccheronica. Anche come s. f., una maccheronica, una composizione in latino maccheronico, una maccheronea. c. Come s. m., i maccheronici, i poeti, gli scrittori, che usavano il linguaggio maccheronico. 2. Per estens., scherz., detto di qualsiasi lingua che sia usata alla meno peggio, da persona che la conosce poco: parlava uno spagnolo m.; una lettera scritta in francese maccheronico; e più genericam. (ma con influsso del sign. fig. di maccherone), di qualsiasi discorso sciocco o sconclusionato. ◆ Avv. maccheronicaménte, in linguaggio maccheronico: parlare, scrivere, esprimersi maccheronicamente.