machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati in un governante il quale persegua il fine della conservazione del proprio potere, concetto talvolta riassunto, piuttosto arbitrariamente, nell’espressione «il fine giustifica i mezzi» (il Machiavelli sosteneva invece che il fine della politica è la promozione della potenza di uno stato e che ogni mezzo utile a tal fine è lecito, anche se immorale, in quanto l’etica è e va tenuta separata dall’azione politica); il termine è riferito in partic. ai comportamenti e alle strategie di chi non rifugge dall’usare l’inganno e la violenza per ottenere vantaggi politici, ed è più in generale usato per connotare modi di pensare e di agire astuti e subdoli, o persone prive di scrupoli: una politica m.; arti m.; un piano m.; un complotto m.; una mente machiavellica. ◆ Avv. machiavellicaménte, con mezzi e comportamenti spregiudicatamente utilitarî, astuti e privi di scrupoli: un piano machiavellicamente congegnato; perseguire machiavellicamente il proprio scopo.