madamina
(madamin, inv.) s. f. usato spec. al pl. Donna partecipante a manifestazioni di piazza favorevoli alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità (TAV) nella Val di Susa in Piemonte. ♦ Ecco perché c'è un filo doppio che collega le “madamin” agli industriali: le due manifestazioni, pur così differenti nella genesi e nello svolgimento, si rafforzano a vicenda e trasmettono all'esecutivo il messaggio concreto di una comunità che sta reagendo in modo piuttosto compatto avendo a cuore le sorti dell'Italia. A cominciare dai giovani a cui vorremmo lasciare in eredità una nazione più ricca e meno soggetta a certi pregiudizi come, ad esempio, proprio la pericolosa retorica della decrescita felice. (Giancarlo Mazzuca, Sole 24 Ore.com, 19 novembre 2018, Italia) • Il corteo No Tav dell'8 dicembre. Il corteo No Tav dell'8 dicembre. I simboli della sinistra nella manifestazione delle "madamin" non c’erano, mentre ieri il corteo abbondava di bandiere rosse. Dal mondo Si Tav emerge un senso di sconforto per la forza soverchiante espressa ieri dal movimento No Tav. (Manifesto.it, 9 dicembre 2018, Politica) • La visita del ministro dell'Interno [Matteo Salvini, ndr] al cantiere Tav di Chiomonte era stato un goal a porta vuota gentilmente offerto dagli alleati di governo, contrari all'opera fino a negare l'esistenza di quei lavoratori, e lui non si era fatto pregare. Sapeva bene che con quella mossa, sollecitata dai suoi colonnelli sul territorio, preoccupati dalle manifestazioni Sì Tav delle madamine e dalla sollevazione dei ceti produttivi, avrebbe tolto a Sergio Chiamparino l'arma principale della campagna per la sua riconferma. Così è stato. (Marco Imarisio, Corriere della sera, 28 maggio 2019, p. 18, Primo piano) • [tit.] Quel che resta di una battaglia / Le madamine un anno dopo. (Repubblica, 27 ottobre 2019, Prima pagina).
Dal piem. madamin ('giovane signora', 'signora').