madonna
madònna s. f. [comp. di ma, riduzione di mia atono, e donna]. – 1. a. Titolo d’onore che si usava anticamente rivolgendosi a una donna o parlando di essa (non preceduto dall’articolo): Incominciai: «Madonna, mia bisogna Voi conoscete ...» (Dante); anche al plur., rivolgendosi a più persone: Madonne, lo fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna (Dante); premesso a un nome proprio o ad altro titolo: il canzoniere di m. Laura, quello del Petrarca, ov’è cantata Laura; dicoti che madonna Zinevra tua mogliere ha ... un neo ben grandicello (Boccaccio); m. la badessa; per estens., come personificazione di virtù o sim.: convene che io chiami la mia inimica, m. la Pietade; e dico m., quasi per disdegnoso modo di parlare (Dante). Con il suo sign. generico, punto m., denominazione tosc. del punto madama, nel ricamo. b. Per antonomasia, nell’uso poetico, la donna amata: Madonna è disiata in sommo cielo (Dante); Or poi che da madonna i’ non impetro L’usata aita (Petrarca). c. Padrona, nella locuz., non più in uso, esser donna e m., essere l’assoluta responsabile del buon andamento e della buona riuscita di qualche cosa. d. Titolo che, nelle fiabe, può precedere il nome di un animale: m. la volpe. 2. a. Per antonomasia, e in genere con iniziale maiuscola, la Vergine Maria, madre di Gesù, con tutti i suoi attributi: la M. Immacolata; la M. delle Grazie, del Buon Consiglio, del Rosario, degli Angeli, dei Sette Dolori; le devozioni della M., che si fanno in onore di lei; il libro, l’ufficio della M., contenente le preghiere alla Vergine; pregare, invocare la M.; fam., può accendere una candela, o un cero alla M., riferito a chi è miracolosamente scampato da qualche pericolo. In esclamazioni e invocazioni, M. mia!, M. santa!, di fronte a un improvviso pericolo, o per esprimere sentimenti varî, di delusione, scontento, impazienza, irritazione, ecc.; e come esclam. irriverente, di rabbia o di sfogo: basta, per la m.!; santo diavolone! stavolta andava a finir male, per la m. (Verga). b. Per estens., chiesa dedicata a un particolare culto della Vergine: si sposeranno alla M. delle Grazie; sentir messa alla M. della Salute. c. Opera d’arte figurativa che rappresenta la Vergine Maria: dipingere una M.; le M. del Tiziano; la M. della Seggiola, dipinta da Raffaello; pittore di Madonne. E con riferimento alla tradizione pittorica e oleografica: avere un viso di m., sembrare una m., per significare una bellezza femminile composta e mesta; essere, sembrare una m. addolorata, avere il volto segnato dal dolore, dai patimenti, o atteggiato in modo da attirare compatimento. d. Al plur., in espressioni poco riverenti: essere tutto santi e madonne, essere un bigotto; tirar giù madonne, e sim., imprecare, bestemmiare; avere le m., essere di cattivo umore. e. Refe della M., nome dato in passato ai filamenti di ragnatele pendenti dagli arbusti. ◆ Dim. madonnèlla, con accezioni partic. (v. la voce), madonnétta (anche spreg.), madonnina (v.), e madonnino m., fanciulla di bellezza dolce e raccolta; spreg. madonnùccia; accr. madonnóna, e madonnóne m., nei sign. ant., o come raffigurazione.