maestra
maèstra (o maéstra) s. f. [lat. magĭstra]. – 1. Forma femminile di maestro; in partic., donna che insegna nelle scuole elementari (la m. della prima, della seconda) o anche nelle scuole materne (m. d’asilo, e, in passato, m. giardiniera, nei cosiddetti «giardini d’infanzia»); o donna che istruisce in una determinata attività: m. di taglio, di cucito; m. di pianoforte, di violino e sim., diplomata che insegna a suonare tali strumenti; o anche, donna particolarmente abile in qualche attività: è una m. nell’arte di cucinare; talvolta iron.: è sempre stata m. nel fingere, nell’imbrogliare; fig., la storia è m. di vita. Al plur., in denominazioni di istituti e congregazioni religiose femminili che hanno come principale scopo l’istruzione dell’infanzia e l’educazione delle giovani: Maestre Pie Filippini, Maestre Pie Venerini. 2. In marina, forma ellittica per vela maestra, cioè la vela quadra, più grande e più bassa, dell’albero maestro, soprattutto nella locuz. albero di maestra, l’albero maggiore, disposto quasi al centro della nave nei velieri a tre alberi, e generalmente verso poppa nei velieri a due alberi. 3. In tipografia, foglio di carta, o di cartone, teso sul piano della platina o sul cilindro delle macchine tipografiche, destinato a servire come base per l’operazione di avviamento o di taccheggio e ad ammortizzare e rendere elastica l’entrata in pressione all’atto della stampa. ◆ Dim. maestrina, maestra giovane, o comunque considerata con affettuosa simpatia: la maestrina dalla penna rossa (De Amicis); più spesso spreg. o con intenzione riduttiva, per sottolineare una certa saccenteria o una levatura culturale piuttosto modesta; spreg. maestrùcola, non com.