mafiologico
agg. Che analizza e studia i fenomeni di tipo mafioso. ◆ Sembrerebbe pensata per l’Italia la sentenza che il tribunale amministrativo di Versailles ha emesso lunedì scorso. Sembra la sentenza di un tribunale che ha letto [Leonardo] Sciascia, ma sembra pure una sentenza-satira di tutte le commissioni e le sociologie mafiologiche italiane, di tutte le leggi contro il racket, avanzatissime e specialissime, che il Parlamento italiano fa e disfa, rimedita e blocca senza troppo costrutto. (Francesco Merlo, Corriere della sera, 22 dicembre 1998, p. 1, Prima pagina) • Il linguaggio didascalico [di Leone Zingales, Storia cronologica della mafia, Caltanissetta 2005], semplice ed asciutto consente ai lettori, anche a quelli che soltanto adesso si interessano della problematica «mafiologica», di comprendere compiutamente i temi relativi alle organizzazioni mafiose e alla storia della mafia con riferimenti sporadici anche alle cosche italo-americane. (Sicilia, 29 marzo 2006, p. 23, Spettacoli) • Sappiamo l’avversione del maestro [Andrea] Camilleri per la «letteratura mafiologica» che, seppure trattata con tutte le attenzioni e contromisure del caso, finisce sempre per consentire una certa beatificazione dei Padrini. E, d’altra parte, sembrerebbe dargli ragione il successo mai sopito – presso gli uomini d’onore di diverse generazioni – della storia di don Vito Corleone magistralmente scritta da Mario Puzo. (Francesco La Licata, Stampa, 5 ottobre 2007, p. 33, Società e Cultura).
Composto dal s. f. mafia con l’aggiunta del confisso -(o)logico.
Già attestato nella Repubblica del 15 gennaio 1988, p. 1, Prima pagina (Pino Arlacchi).