mafioso
mafióso agg. e s. m. (f. -a) [der. di mafia]. – 1. a. Che appartiene alla mafia o ne ha i caratteri: cosche m.; metodi m.; intimidazioni mafiose. Associazione di tipo m., ipotesi di delitto associativo, introdotta nel diritto penale italiano nel 1982, volta a reprimere il metodo mafioso di intimidazione e assoggettamento dei cittadini e l’omertà che ne consegue e a prevenire e combattere gli scopi solo apparentemente leciti (controllo di attività economiche, di concessioni, di appalti e servizî pubblici, ecc.) di dette associazioni; si applica anche alle associazioni camorristiche e comunque a qualunque associazione che si valga della forza di intimidazione del vincolo associativo per perseguire scopi illeciti. Come sost., affiliato alla mafia: il m. obbedisce alla legge dell’omertà. b. estens. Che, o chi, al potere della legge tende a sostituire il potere o l’autorità o il prestigio personale, imponendo gli interessi proprî o di un gruppo ristretto e difendendo a oltranza i proprî amici, a danno d’altre persone. 2. Con uso fig., fam. scherz., di persona che ostenta un’eleganza vistosa e di gusto discutibile. ◆ Avv. mafiosaménte, in modo mafioso, con modi tipici della mafia.