magione
magióne s. f. [lat. mansio -onis «soggiorno, dimora» (der. di manere «rimanere, alloggiare», prob. attraverso il fr. maison)], ant. o letter. – Casa, abitazione: Tutto gioioso a sua magion tornava (Poliziano); per estens., dimora, sede: la cui propria m. è nel secretissimo della divina mente (Dante). In senso fig.: E se ben guardi a la magion di Dio Ch’arde oggi tutta (Petrarca), con riferimento a Roma accesa dalle fazioni; e te [Pietro] che sei pietra e sostegno De la magion di Dio (T. Tasso), della Chiesa. Nell’uso moderno si adopera talvolta con tono scherz.: venire dalla m.; tornare alla propria magione.