mala-informazione
(mala informazione), s. f. inv. Cattiva informazione; informazione viziata e scorretta. ◆ [Silvio Berlusconi] si trova precipitato nella medesima situazione dei suoi predecessori quando parla in maniera informale. Ossia diventa un gaffeur (agli occhi di chi non lo ama) o una vittima della «mala-informazione» (come si sente [Silvio] Berlusconi da quando parlò della superiorità dell’Occidente sull’Islam). (Messaggero, 27 ottobre 2001, p. 9, Politica) • È triste dirlo, ma troppo spesso il «diritto di cronaca» e il diritto di «informare l’opinione pubblica» sono sconfinati in altro: faziosità, deformazioni, denigrazioni, mala informazione, vite distrutte. Trovo irragionevole che un giornalista non possa parlare di un’indagine penale fino all’udienza preliminare (che può aver luogo anche due o tre anni dopo i fatti), ma trovo perfettamente ragionevole che sia severamente sanzionata la pubblicazione di intercettazioni quando il loro contenuto è privo di rilevanza penale o coinvolge soggetti estranei all’inchiesta. (Luca Ricolfi, Stampa, 5 luglio 2008, p. 1, Prima pagina).
Composto dall’agg. malo e dal s. f. informazione.
Già attestato nel Corriere della sera del 3 luglio 1992, p. 34, Sport (Fabio Monti), nella variante grafica mala informazione.