malachiesa
s. f. inv. Gli episodi e le situazioni di favore che fanno apparire eccessivi i costi della sovvenzione pubblica nei confronti della Chiesa cattolica. ◆ La Chiesa come la politica? Con un notevole sforzo, parecchie omissioni e un pizzico di demagogia, perché no? È l’operazione tentata ieri da «Repubblica», ben tre pagine firmate da Curzio Maltese, coadiuvato da Carlo Pontesilli e Maurizio Turco. Alla fine delle quali, a forza di «all’incirca» e di «stime», di ipotesi e di proiezioni, si conclude che la Chiesa «costa» agli italiani più di quattro miliardi di euro all’anno, «una mezza finanziaria, un Ponte sullo Stretto o un Mose». Detta così, fa impressione. Malachiesa uguale a malapolitica, soldi a palate, agio e ricchezza. (Umberto Folena, Avvenire, 29 settembre 2007, p. 7, Primo piano).
Composto dall’agg. malo e dal s. f. chiesa.