malapolitica
(mala-politica, mala politica), s. f. Gestione inconcludente e inefficace della politica, nella quale prevalgono episodi di malcostume e corruzione. ◆ Calcio scommesse, appalti esagerati, atleti dopati, ministri tangentari smaniosi di far bella figura, ipocrisia e mancanza di progetti: fin dai tempi dei circenses, cattivo sport e mala politica finiscono prima o poi per incontrarsi. (Filippo Ceccarelli, Stampa, 1° ottobre 1998, p. 6, Interno) • A presentarsi al lavoro sono i medici che hanno rifiutato l’esclusività del rapporto e che dalla eventuale mancanza di fondi non hanno nulla da perdere (pregi del «privato»). Una riforma, appena approvata, si rivela scarsamente in grado di rispondere alle domande di carattere economico e scientifico, per non dire di quelle corporative, della stessa parte che vi ha aderito (mala-politica). Dalla somma di mala-amministrazione, malo-corporativismo e mala-politica a rimetterci è stato, ieri, il cittadino. (Piero Ostellino, Corriere della sera, 6 giugno 2000, p. 1, Prima pagina) • [Angelo] Bagnasco ha preparato la relazione per la riunione del Consiglio permanente Cei consultando giorni fa l’ufficio di presidenza e il segretario Giuseppe Betori. […] Nel contorno di una Italia «sfilacciata», «frammentata» ridotta a «coriandoli», il porporato elenca anche «malapolitica», «latitanza amministrativa» «palleggiamento e ignavia» a Napoli nonché la tragedia dei morti sul lavoro mentre critica le insufficienti misure governative per la famiglia. (Fulvio Fania, Avvenire, 22 gennaio 2008, p. 1, Prima pagina).
Composto dall’agg. malo e dal s. f. politica.
Già attestato nella Repubblica del 30 ottobre 1990, p. 4, Politica (Emilio Piervincenzi).