malestruo
malestrùo agg. e s. m. [dal fr. ant. malastru o malestru, provenz. malastruc «nato sotto cattiva stella» (cfr. fr. mod. malotru «male in arnese»), comp. di mal e astruc «fortunato», der. del lat. astrum «astro» col suff. di caducus «caduco»], ant. – Malvagio, scellerato; il termine è usato da Dante nel Convivio IV, 27: ahi malestrui e malnati, che disertate vedove e pupilli; e in altri due passi, in cui però la parola, usata come s. m., è integrata congetturalmente.