malfatto
(o 'mal fatto') agg. e s. m. [propr., fatto male, con male avv.; nel sign. 2 si può intendere sia da mal(o) fatto, sia da male fatto, con male sost.]. – 1. agg. Fatto male, quindi brutto, imperfetto. In partic.: a. Di persona che ha il corpo sgraziato e mal proporzionato, affetto da gravi imperfezioni fisiche: grassa e grossa e piccola e m. (Boccaccio); più raram., che ha carattere scontroso e difficile da trattare: un uomo malfatto. b. Di cosa eseguita male, imperfetta dal punto di vista tecnico: uno scaffale m.; una legatura m.; un libro, un film m.; anche in senso morale: un’azione malfatta. c. In funzione di predicato, con uso neutro e valore più prossimo a quello participiale (scritto con grafia staccata): in verità non saria mal fatto che ... (Leopardi). 2. s. m. a. Azione ingiusta e dannosa, malafatta: devi rimediare al malfatto. b. Al plur., malfatti, specie di gnocchi di farina, con spinaci lessi, uova, pangrattato, prezzemolo, conditi con burro fuso e formaggio.