mamertino
agg. e s. m. [dal lat. Mamertinus, der. di Mamers -ertis, Mamerte]. – 1. Propriam., relativo a Mamerte, nome osco del dio della guerra corrispondente al dio Marte dei Latini. In epoca romana fu chiamata città m. (lat. Mamertina civitas) la città di Messina, in seguito alla sua occupazione nel 283 a.C. da parte dei Mamertini, mercenarî italici del defunto tiranno siracusano Agatocle che furono poi al centro di avvenimenti bellici con i Romani e i Cartaginesi (sembra chiamassero così sé stessi perché si consideravano, per le loro imprese guerresche, figli di Marte). Dal sec. 6° d. C. fu dato il nome di carcere M. (Mamertinus carcer) alla prigione, precedentemente chiamata Tullianum, situata presso il Foro Romano, la cui costruzione si fa risalire al sec. 5° a. C. e nella quale, secondo una leggenda, sarebbe stato imprigionato san Pietro. 2. s. m. Nome di un vino bianco dolce, di buona gradazione alcolica, noto e celebrato fin dall’antichità, prodotto nelle colline di Milazzo in provincia di Messina (localmente si produce anche un tipo asciutto o leggermente abboccato).