mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in Italia: Mandragora officinarum, che vive nei boschi di latifoglie e fiorisce in primavera, e M. autumnalis con fioritura in autunno, che si trova nei campi o in luoghi incolti e aridi; sono piante con caule molto ridotto o mancante, foglie a rosetta avvolgenti i fiori peduncolati, bianco-verdastri nella prima specie e violacei nella seconda. La radice della mandragora primaverile assume spesso un aspetto antropomorfo, che le ha fatto attribuire virtù magiche e proprietà afrodisiache; contiene inoltre diversi alcaloidi, tra i quali è farmacologicamente attiva la mandragorina. ◆ Alle presunte proprietà afrodisiache e fecondanti della pianta fa riferimento il Machiavelli nella sua celebre commedia intitolata appunto La mandragola (1518): non è cosa più certa ad ingravidare una donna che dargli bere una pozione fatta di mandragola (a. II, sc. 6a).