mangiarbene
(mangiar bene), s. m. inv. L’arte della buona cucina, della preparazione di cibi genuini e appetitosi. ◆ Concediamoci il piacere, qualche volta, di gustare senza «schematizzare», senza «spogliare», senza pesare o misurare continuamente cosa si sta mangiando. Le regole sane del mangiarbene è giusto insegnarle a cuochi, a chef o alle casalinghe del mattarello, prima che comincino a fare dei disastri con la preparazione dei piatti, una volta per tutte. (Davide Paolini, Sole 24 Ore, 1° ottobre 2000, p. 47, Tempo liberato) • Chi è più vicino a Carlin Petrini e alla sua organizzazione [Slow Food] preferirà ricevere in regalo la Guida delle Osterie 2002, bussola del mangiar bene a prezzi contenuti. (Stampa, 23 dicembre 2001, p. 43, Speciale Città) • Il quartiere più elegante di Pechino, lo Shin Kong Place, avrà un cuore italiano. Nasce «Piazza Italia», un’immensa rassegna dei prodotti del nostro Paese distribuiti su quattro piani. In nessun’altra città del mondo esiste una Little Italy del lusso e del mangiar bene grande come questa. (Marco Nese, Corriere della sera, 10 giugno 2008, p. 23, Economia).
Composto dal v. tr. mangiare e dall’avv. bene.
Già attestato nella Repubblica del 19 gennaio 1988, p. 22, Cronaca (Paola Gius).