mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti, che talora salivano a vagare sulla terra; originariamente affini alle divinità infernali, divennero dall’età augustea le anime placate degli antenati, oggetto, analogam. ai Lari e ai Penati, di culto personale e familiare. 2. estens., letter. Le anime dei trapassati, o anche l’anima di un singolo defunto: placare, propiziarsi i m. di qualcuno; sacrificare ai m. dei congiunti.