manico
mànico s. m. [lat. *manĭcum, der. di manus «mano»] (pl. -ci, meno com. -chi). – 1. Parte di un oggetto o di uno strumento che si prende con la mano, di forma diversa a seconda che serva a sollevare e trasportare l’oggetto stesso (m. della valigia, del secchio, del paniere; anfora con due m.), o ad impugnarlo per l’uso (m. del martello, della vanga, della piccozza; m. della scopa; m. dell’ombrello); di materiale vario, anche pregiato: un coltello, un ombrello con m. d’osso, d’avorio intagliato, di legno intarsiato, ecc. Con accezioni partic.: a. In alcuni strumenti musicali a corda (violino, viola, violoncello, chitarra, mandolino e sim.), la parte superiore, stretta e allungata, sulla quale è posta la tastiera. b. Nel canottaggio, la parte del remo impugnata dai rematori, che rimane entro il bordo dell’imbarcazione. c. Parte dell’arma bianca manesca non inastata, detta più propriam. impugnatura. d. Nelle antiche armi da fuoco, parte di legno che sorreggeva lo schioppo e che oggi, nei fucili, è detta cassa. 2. Locuzioni fig.: il difetto sta nel m., nei principî direttivi (o nelle persone che dirigono), non nei mezzi usati (o in chi esegue il lavoro); avere, tenere il coltello dalla parte del m., essere nella condizione più favorevole, soprattutto per poter imporre ad altri la propria volontà; girare o ciurlare nel m. (v. ciurlare); nel gergo aviatorio, un bel m., un bravo pilota (intendendosi per metonimia con manico la barra di comando dell’aereo). Ormai ant. o di uso più raro: benedire col m. della scopa, scherz., bastonare; questa è col m.!, di cosa che si presenta in modo soddisfacente; prendere la pala per il m., prendere una cosa per il suo verso; a ogni cosa bisogna trovare il m., il verso giusto per portarla a termine; avere m. a un lavoro, avere abilità sufficiente a farlo bene. 3. In geometria, una particolare superficie aperta e orientabile, topologicamente equivalente alla superficie di un toro nella quale si sia praticato un foro (nonché, di conseguenza, alla superficie di un rettangolo forato, nel quale si identifichino i lati opposti con orientamenti concordi). ◆ Dim. manichétto (v. manichetto2), manichino (v. manichino2); spreg. manicùccio; accr. manicóne; pegg. manicàccio.