manierato
agg. [der. di maniera]. – 1. Di artista o scrittore che fonda la sua opera sull’imitazione di modelli o sulla tradizione, risultando quindi convenzionale e privo di originalità; anche delle opere artistiche così eseguite: scrittore, pittore m.; pittura, scultura, poesia m.; versi m.; anche sostantivato, con valore neutro: in questo quadro, in quel lavoro c’è molto di manierato. 2. Riferito a persona, ricercato, affettato, privo di spontaneità nei modi e nelle espressioni: è una donna elegante ma troppo m.; più che affettuoso mi sembra m.; e di atto o contegno che dimostra affettazione, partecipazione ostentata e non spontanea: gentilezze, cortesie m.; affabilità manierata. ◆ Avv. manierataménte, in modo manierato, senza originalità: dipingere, scrivere manieratamente; con affettazione: comportarsi, parlare manieratamente.