manifestazione
manifestazióne s. f. [dal lat. tardo manifestatio -onis]. – 1. a. L’azione, il fatto del manifestare o del manifestarsi: m. di gioia, di dolore, d’amore; non ci ha dato ancora una m. sicura delle sue capacità; i Greci chiamavano «epifania» l’apparizione o m. della divinità. b. Con sign. concr., atto, atteggiamento, parola e sim. mediante i quali si manifesta qualcosa: gemiti, sospiri e altre m. di dolore; mi confortò con molte m. d’affetto; anche, fatto che serve come sintomo e indizio di un determinato fenomeno: si ebbero allora le prime m. del male; manifestazioni dell’attività psichica; le prime m. dell’attività vulcanica; m. endogene, in geologia, indizî relativi a fenomeni endogeni. 2. a. Forma di protesta o espressione dei sentimenti di una collettività o di un gruppo di persone, attuata sfilando per le strade oppure radunandosi in massa in luogo pubblico, e rendendo noto mediante discorsi, slogan, scritte su cartelli e striscioni il proprio atteggiamento relativamente a determinati fatti politici, sindacali, sociali, ecc.: una m. studentesca o di studenti; m. autorizzata, non autorizzata; m. solenne, imponente; una m. sediziosa (v. sedizioso); m. di protesta contro i licenziamenti; una m. popolare per la pace; anche senza specificazione: domani tutti in piazza per la manifestazione; le persone dirette, laggiù, alla m. per il rapimento di Aldo Moro (Salvatore Mannuzzo). b. Spettacolo pubblico, destinato a largo concorso di popolo: una m. artistica, musicale, pirotecnica; m. sportiva, complesso di gare o di incontri sportivi tenuti in luogo pubblico.