maniglia
manìglia s. f. [dallo spagn. manilla (nel sign. 2, attrav. il fr. manille), che è il lat. manicŭla «manina» e «manico dell’aratro», dim. e rispettivam. der. di manus «mano»]. – 1. ant. a. Braccialetto, ornamento del polso. b. Manetta, arnese da stringere intorno ai polsi di prigionieri. 2. Nome generico di elementi di metallo, legno o altro materiale che costituiscono parte aggiunta o integrante di strutture, strumenti, arnesi varî, fatti in modo da poter essere presi o impugnati con la mano; per es., quelli a forma di ansa o di anello che sono fissati a porte, ante di mobili, coperchi di casse e bauli, ecc., per consentire l’operazione di apertura, sollevamento, rimozione; la parte della serratura di un infisso, o dello sportello di un mobile, di un veicolo, che si impugna per mettere in movimento il meccanismo di apertura e chiusura; l’impugnatura che consente di afferrare, sostenere o far muovere oggetti o apparecchi diversi, o quelle che, nei mezzi pubblici (autobus, ecc.), sono predisposte perché i passeggeri in piedi vi si possano reggere (maniglie di sostegno, o di appiglio; analoghe impugnature sono fissate anche all’interno di autovetture normali); nello sport, impugnatura di cuoio del pallone usato nel gioco di pallasfratto; nella ginnastica, ciascuno dei due appoggi che vengono fissati sul cavallo per gli esercizî di oscillazione; fig., maniglie dell’amore, espressione vezzeggiativa per indicare, nell’uomo e nella donna, le aree di accumulo di tessuto adiposo a livello dell’addome o dei fianchi (così dette per alludere al fatto che possono essere afferrate dal partner durante l’amplesso). 3. Nell’attrezzatura navale, e in genere nelle attività marinaresche, robusto tondino di metallo (detto anche grillo), piegato a U, sulle cui estremità, foggiate a occhiello, s’impegna un perno che può essere avvitato oppure fissato con una copiglia, usato per unire rapidamente due anelli (per es., le estremità di due catene). 4. In alpinismo, m. Jumar ‹ˇ∫ümàr›, attrezzo di metallo leggero usato per salire o scendere lungo una corda in esso impegnata: è conformato internamente in modo che, una volta impugnato, possa scorrere rispetto alla corda solo quando non è sottoposto a trazione dal peso dell’alpinista. Dim. maniglina, manigliétta; accr. maniglióna, e maniglióne m. (nell’attrezzatura navale, grossa maniglia, che unisce in genere la catena alla cicala dell’ancora).