manipolare2
manipolare2 (ant. manipulare) v. tr. [der. del lat. manipŭlus, nel sign. mediev. di «manciata (di erbe medicinali)»; negli usi estens. con più diretto influsso di mano] (io manìpolo, ecc.). – 1. a. Lavorare una sostanza plasmabile, o un impasto, trattandoli con le mani: m. creme, paste, unguenti; anche, ottenere una determinata preparazione mediante l’impasto di varî ingredienti: m. una torta, un dolce; era maestra nel m. salse piccanti. b. In senso spreg., adulterare una sostanza o un prodotto, spec. alimentare, a danno del consumatore: un oste abile nel m. il vino. 2. fig. a. Mettere insieme elementi di varia provenienza in una rielaborazione grossolana e poco originale, spec. con riferimento a scritti o opere letterarie: m. un articolo, un romanzo. b. Adattare, volgere in senso favorevole a sé stessi, mediante imbrogli e intrighi, allo scopo di ottenere vantaggi personali: m. i fatti, le notizie; m. l’informazione; m. i risultati delle elezioni. Con uso meno proprio, m. le masse, m. le coscienze, manovrarle abilmente, agire su di esse soprattutto col presentare la verità, i fatti, le notizie in modo conforme ai proprî interessi. c. non com. Ordire, macchinare: m. una truffa, un imbroglio. 3. estens. In fisioterapia, compiere i varî tipi di manipolazione che costituiscono il massaggio, soprattutto il cosiddetto impastamento. 4. Nel linguaggio tecnico: a. Compiere una serie di operazioni manuali destinate all’allestimento di un prodotto. b. Azionare un comando a mano, soprattutto in apparecchiature elettriche. c. M. sostanze radioattive, trattarle a distanza con l’aiuto di appositi manipolatori. ◆ Part. pass. manipolato, anche come agg., nelle varie accezioni del verbo: una pietanza troppo manipolata; vino manipolato; notizie manipolate per tranquillizzare l’opinione pubblica.