manovale
s. m. [variante pop. dell’agg. manuale, con v epentetica, di transizione tra due vocali]. – 1. Operaio che esegue lavori di rimozione, di trasporto di materiali, ecc., per i quali è richiesta quasi soltanto forza fisica e che non esigono conoscenze di carattere tecnico né un periodo di tirocinio (m. sterratore, m. muratore, ecc.). M. qualificato, chi usa la sua forza fisica per l’esecuzione di lavori che siano stati resi semplici per mezzo di un’organizzazione o di dispositivi appropriati, dei quali il lavoratore abbia però una conoscenza di carattere pratico. M. di ferrovia, ferroviere che svolge attività ausiliarie nelle stazioni. Nell’uso com., senz’altra determinazione, s’intende il m. muratore, cioè l’aiutante del muratore, colui che provvede a recargli i materiali da porre in opera, gli prepara la calcina e, in genere, attende alla parte più semplice del lavoro; prov., val più un colpo del maestro che cento del m., l’abilità acquisita con l’esperienza rende minore lo sforzo per ottenere il risultato voluto. 2. In senso fig. e spreg., chi, in un’organizzazione criminosa, è addetto alla parte esecutiva: i m. di un sequestro di persona.