mansuetudine
mansuetùdine s. f. [dal lat. mansuetudo -dĭnis, der. di mansuetus «mansueto»]. – L’essere mansueto, come comportamento naturale di animali o di gruppi etnici: la proverbiale m. delle pecore, dei bovini; la tradizionale m. di quelle popolazioni; anche con riferimento all’atmosfera di un luogo: Roma domenicale sfila intorno a noi con le sue piazze, le strade vuote, la sua aria di m. festiva (Alberto Bevilacqua) o come carattere e comportamento abituale di singole persone: un giovane di grande m. d’animo; la m. della sua natura gli impedisce di ribellarsi; m. è virtù per la quale è arrendevole l’animo dell’uomo (Giamboni); m., la quale modera la nostra ira e la nostra troppa pazienza contra li nostri mali esteriori (Dante).