manzo
manżo s. m. [prob. voce preromana]. – 1. a. Il maschio dei bovini domestici, castrato e destinato alla macellazione, nell’età da uno a quattr’anni (più adulto quindi del vitello); è lo stesso che bue o bove, che però indicano di solito l’animale destinato al lavoro (e solo in usi region. quello destinato alla macellazione o già macellato, altrove chiamato anche vitellone). b. estens. La carne stessa del manzo, macellata e posta in vendita: un pezzo, un chilo di m.; m. lesso; brodo di m.; bistecca di manzo. c. fig. Uomo di grossa corporatura, pesante nei movimenti, o d’aspetto rozzo. 2. Pesce manzo, pesce cartilagineo della famiglia esanchidi, detto anche pesce bove o capopiatto (v.). ◆ Dim. manżétto, manżuòlo.