margotta
margòtta s. f. (o margòtto s. m.) [dal fr. margotte, der. del lat. mergus «propaggine»: v. mergo2]. – 1. In agraria, metodo di propagazione delle piante (alberi da frutto, piante ornamentali): si attua praticando piccole incisioni su un ramo che si lascia attaccato alla pianta madre, e applicandovi poi un manicotto di terriccio bagnato che viene trattenuto con vasi di latta, stracci, cartoni, ecc., assicurati al ramo con legature; tenendo il terriccio costantemente umido, avviene l’emissione di radici e, dopo circa 3-5 mesi, si taglia il ramo sotto il tratto ricoperto (slattamento) e si invasa. M. a ceppaia, la margotta che si ottiene rincalzando la ceppaia di un albero per far radicare la parte basale dei suoi polloni. 2. Per estens., il ramo inciso, destinato a formare una nuova pianta: una m. di rosa, di ficus, di oleandro.