marittimo
marìttimo agg. e s. m. [dal lat. maritĭmus, der. di mare «mare»]. – 1. agg. Di mare, che ha relazione col mare; è sinon. di marino, ma d’uso più ristretto, limitato quasi soltanto alle espressioni seguenti: a. Che è sul mare o presso il mare: regione, città m.; scalo m.; stazione m. (anche sostantivato, la marittima), l’infrastruttura portuale destinata esclusivamente allo scalo delle navi passeggeri, e anche, in alcune città, la stazione ferroviaria che sorge presso il porto; costruzioni m., il complesso di opere in muratura (fari, moli, cantieri, ecc.) e di scogliere di massi naturali o artificiali (dighe, frangiflutti e sim.) aventi lo scopo sia di garantire il segnalamento dei porti e dei litorali sia di assicurare il regolare funzionamento delle attività portuali anche quando le navi, per avverse condizioni meteorologiche o per avarie, hanno difficoltà a navigare in mare aperto; dipartimento militare m. (v. dipartimento). Clima m., il clima delle regioni marittime (opposto a clima continentale), caratterizzato da piccole escursioni di temperatura (sia annue sia diurne) per l’azione termoregolatrice del mare che, a causa dell’elevata capacità termica dell’acqua, si riscalda lentamente, assorbendo calore, e lentamente si raffredda, restituendolo. Pianta m., pianta terrestre, più o meno modificata, che predilige la vicinanza del mare, quindi sopporta l’azione della salsedine recata dal vento o presente nel terreno. In denominazioni geografiche, come s. f. e nome proprio, Marittima, denominazione usata in passato per indicare la parte del Lazio merid. compresa fra i Monti Lepini, le pendici meridionali dei Colli Albani e il mare da Nettuno a Terracina (cfr. anche maremma, che è il lat. maritĭma); con funzione aggettivale, ricorre come secondo elemento di toponimi indicanti la parte sviluppatasi sul mare di centri posti all’interno o comunque in posizione alta (Cupra Marittima, Falconara Marittima), o che vogliono distinguere, tra località omonime, quella situata sul mare o relativamente più vicina alla costa (Belvedere Marittimo, Campiglia Marittima, ecc.). b. Che si svolge sul mare: commercio m.; navigazione m. (contrapp. a navigazione fluviale e lacuale, o anche a navigazione aerea); viaggio m.; servizî m.; guerra, battaglia m. (più com. navale). c. Di fatti, discipline, norme, tasse o pedaggi, organizzazioni relative alla navigazione sul mare, spec. in contrapp. alle corrispondenti attività terrestri o aeree: assicurazione m., l’assicurazione che ha per oggetto la copertura dei rischi cui vanno soggetti navi, galleggianti di ogni specie, loro attrezzi e accessorî, noli e merci durante la traversata marittima; diritto m., complesso di norme giuridiche che regolano la navigazione sul mare; al plur., diritti m., denominazione generica di varî piccoli tributi sull’esercizio della navigazione, quali i diritti e canoni annui sui galleggianti, le tasse e soprattasse di ancoraggio, le tasse per patenti sanitarie, ecc.; economia m., l’attività economica connessa con la navigazione marittima e l’insieme dei problemi relativi. d. Con sign. specifico, personale m., l’insieme delle persone che, con qualifiche varie, esplicano attività inerenti la navigazione mercantile, suddivise in tre categorie: gente di mare (v. gente); personale addetto ai servizî dei porti (piloti, lavoratori portuali, ormeggiatori, ecc.); personale tecnico delle costruzioni navali (ingegneri, costruttori, maestri d’ascia, calafati, ecc.). 2. s. m. Genericam., membro dell’equipaggio di una nave o di una imbarcazione adibite al trasporto sul mare di cose o di persone: fare il m.; le rivendicazioni dei m.; sciopero dei marittimi.