Martino
– Nome proprio d’uomo, anticamente usato per indicare in modo generico una persona di sesso maschile (cfr. nell’uso mod. Caio, Tizio, Sempronio), così come si usava Berta per indicare genericamente una persona di sesso femminile: Non creda donna Berta e ser M. (Dante). In partic.: 1. Nome del santo Martino di Tours (c. 315-397), al quale si richiamano molte tradizioni popolari, e perciò usato in varie locuz. e frasi prov. che si riferiscono soprattutto al giorno della sua festa che cade l’11 novembre: a san M. ogni mosto è vino, è pronto il vino nuovo; estate di san M., v. estate; a san M. si veste il grande e il piccino, perché si è alle soglie dell’inverno; fare il san Martino, fare l’ultima scampagnata prima di ritornare dalla villeggiatura ormai conclusa (o anche, in usi region., traslocare, per la scadenza del contratto d’affitto o di contratto agricolo, che in molte regioni avveniva nel giorno di san Martino o nei giorni vicini). Al santo, come protettore dei soldati, fa riferimento l’ant. locuz. gabbare san M., disertare. 2. Nome di un ipotetico monaco, cui fa riferimento la frase prov. per un punto Martin perse la cappa (v. cappa1, n. 1 b).